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Compagnia di Maria Associazione di Promozione Sociale No Profit

Abbraccio di Gesù

IL GRANELLINO🌱
(Lc 13,18-21)

Questo passo del Vangelo mi è molto caro. Posso dire che gli insegnamenti di Gesù sono verità eterne. Ecco perché non bisogna mai dubitare di quello che Gesù ci dice. Tutto ciò che si fa per amore di Gesù cresce a dismisura. Un sorriso che comunichi diventa una catena di sorrisi. Un abbraccio che dai per amore di Gesù diventa una catena di abbracci. Una elemosina che fai per amore di Gesù diventa una catena di opere buone. Una catechesi che fai per amore di Gesù diventa un passaparola senza fine. Un uomo che porti a Gesù e si converte diventa un popolo di adoratori in spirito e verità. Questo lo dico non per sentito dire, ma per esperienza personale. Tutto ciò che si fa e si dice per amore di Gesù cresce e si moltiplica. Tutto quello che si fa per il Signore ha uno sviluppo così grande che l'uomo non riesce a prevedere.
Chi semina è l'uomo, ma chi fa crescere il seme è l’onnipotenza di Dio. L'uomo di fede semina sempre con speranza. Tutto ciò che è impregnato di Spirito Santo porta in sé la vita di Dio che realizza sempre i progetti degli uomini di fede. Lo Spirito Santo è il Signore che dà vita. Quando si lavora in unione con lo Spirito Santo, ogni opera intrapresa per la crescita del regno di Dio diventa universale.
Sono ormai tre anni e sei mesi che IL GRANELLINO viene pubblicato su Whatsapp. In questo tempo non c'è stato un giorno in cui il seminatore non è uscito a seminare. La perseveranza è una virtù che lo Spirito Santo elargisce agli uomini di buona volontà. Grazie alla potenza dello Spirito Santo IL GRANELLINO viene letto e meditato in undici lingue. Che crescita sta avendo questo GRANELLINO che, inizialmente, agli occhi degli uomini sembrava insignificante!
Grazie a IL GRANELLINO oggi vengo chiamato da molte comunità parrocchiali per evangelizzare. È una fatica grande, ma chi semina nel pianto raccoglie nella gioia. Infatti, dopo aver evangelizzato, ritorno a Napoli nella mia casa religiosa sempre con grande gioia e con spirito rinnovato. Amen. Alleluia.

(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)


(Lc 13,10-17)

Ci sono malattie del corpo e dello spirito, ma quelle che fanno soffrire di più l'uomo sono le infermità dello spirito. Uno più si allontana da Dio, più si ammala nello spirito. In noi c'è un ordine ed esso diventa disordine a causa della nostra disobbedienza alla legge di Dio. Il peccato rompe in noi l'armonia che è costruita sulla Parola di Dio. La personalità che non è costruita sulla Parola di Dio è debole. Così, quando sopraggiungono un dolore, una sofferenza, una delusione e una croce all'improvviso, l'uomo interiormente debole si accascia, cammina sempre curvo, sentendosi oppresso e affaticato. L'oppressione può durare anche diciotto anni. L'idea fissa è difficile sradicarla dalla mente quando le radici sono profonde. Si vive così in modo irrazionale. A mio avviso, si può guarire più facilmente dalle malattie fisiche che da quelle dello spirito. Gli psicofarmaci sanano le malattie dello spirito? No. Solo chi ha creato l'anima può sanare l'anima lacerata dai modi irrazionali di vivere.
Ecco perché bisogna subito entrare a far parte attivamente della vita della Chiesa. La Chiesa è un ospedale dove il Medico Gesù Cristo cura soprattutto le malattie dello spirito. Il Signore purifica la memoria da qualsiasi cattivo ricordo. Non ricorderai più il male che ti è stato fatto o che hai fatto per ignoranza. Il tuo cuore non è più lacerato e spezzato dalle delusioni e dalle mancanze di amore che ti hanno procurato ferite indicibili. Gli psicofarmaci che il Medico ti dà gratuitamente sono due: Confessione e Eucarestia. La cura è efficace, ma ha bisogno di tempo per sanare nell'intimo. Il Signore non ti guarisce subito perché Egli sa che se ti sanasse all'istante, lasceresti subito l'Ospedale con il grande rischio di ammalarti più gravemente di prima.
Una volta, ascoltando la testimonianza di una sorella in Chiesa, ella disse con le lacrime agli occhi: "Solo il Signore ha sanato il mio cuore dall'odio profondo verso mio padre che durava da molti anni, ma vi dico che, se mi allontano da questo Ospedale, diventerò peggiore di prima". E questo lo diceva aggrappandosi alla croce che stava a fianco a lei. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)